CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA

CREAZIONE DI UN FUMETTO

Camilla Sergo

Andrea Parolini

Giorgia Fedeli

Annamaria Diligenti

Federico Merati


Prima E Istituto Comprensivo  "VIA RAIBERTI"

Scuola Secondaria di Primo Grado Plesso " ARDIGO' "

MONZA


INSEGNANTE:

Prof. BLOISI

CATEGORIA F

(incipit concorso)

Erano trascorsi pochi mesi dal matrimonio tra Daniel e Camilla e dalla loro incoronazione. Tutto era ritornato alla normalità nel regno. Ma un giorno, alle prime luci dell’alba, a corte arrivò Giovanni uno dei giovani cavalieri del collegio che volle parlare con il re. Era stanco e molto provato, riuscì solo a dire “Daniel… Diego De Villamar è in pericolo, al collegio abbiamo bisogno di te”. Daniel incrociò lo sguardo spaventato di Camilla che senza indugio gli disse: “Vai!”.


....Camilla con le lacrime agli occhi salutò Daniel che partì con Giovanni per il collegio San Giorgio. Durante il tragitto i due incontrarono una persona losca che gli chiese: “Dove siete diretti ?” Daniel, sospettoso, rispose: “perché vuoi saperlo?” Lui disse: “non sono cose che ti interessano”e spari nel nulla. Arrivati al collegio San Giorgio, il rettore chiese subito a Daniel e Giovanni: “per caso durante il viaggio avete incontrato una persona losca?” Giovanni rispose: “si,perché?” il rettore disse: “Lui è mio fratello si chiama Leonardo, noi una volta eravamo molto legati fino al gio...”

Il rettore si bloccò di botto proprio sul più bello della storia, a quel punto Daniel domandò: “perché ti sei fermato?” e il rettore rispose: “mi è sembrato di sentire un rumore strano provenire dal piano di sopra”. I tre andarono a controllare, notarono che la finestra era aperta e c’erano delle impronte sul pavimento. Il rettore per far capire a Daniel e Giovanni cosa stava succedendo, finì di raccontare la sua storia: “Un giorno, mio padre disse a me e mio fratello che il momento in cui fosse venuto a mancare ci avrebbe lasciato un’eredità nascosta nel collegio. Per questo credo che mio fratello sia tornato per trovare l’eredità”.

Daniel e il rettore seguirono le impronte, mentre Giovanni rimase al piano superiore. Le impronte condussero i due alla cantina dove videro una porta aperta con dietro un diamante nero. Improvvisamente si sentì un urlo provenire dal piano di sopra; i due andarono a controllare e Giovanni era sparito. In quel momento a Daniel venne in mente che il rapimento fosse un diversivo per recuperare il diamante nero. Infatti il diamante era sparito. Daniel e il rettore decisero di cominciare ad indagare sul rapimento di Giovanni e del diamante nero.

I due andarono a casa dello zio del rettore per fargli alcune domande ma durante il cammino passando in un bosco, s’imbatterono in un orso.

Daniel impugnò la spada e iniziò il combattimento. Daniel urlò: “Chi è stato a scoccare la freccia?” e dal bosco apparì una persona incappucciata che disse: “sono stato io!”.  In quel momento l'orso si rialzò attaccando alle spalle il rettore. Daniel e il tipo incappucciato impugnarono le loro armi e sconfissero definitivamente l'orso. A quel punto la persona misteriosa rivelò la sua identità e disse: “mi chiamo Robin, sono il guardiano del diamante nero, mi voglio unire a voi, perché ho saputo che lo state cercando dopo il furto". I tre finalmente arrivarono a casa dello zio del rettore e Robin disse: “Sulla storia di tuo fratello non so dirti niente, ma so dirti perché vuole così tanto il diamante. E’ un amuleto che da, a chi lo possiede, un potere incredibile. Apparteneva alla stirpe dei guardiani. Mio fratello è assetato di potere. lo rubò nascondendolo nelle segrete del collegio San Giorgio”.

Daniel e il rettore capirono perché Robin voleva a tutti i costi ritrovare il diamante. Daniel domandò: "Se il diamante cadesse nelle mani sbagliate cosa potrebbe succedere?”

Robin gli rispose: “cose gravi, molto gravi”.

Arrivati alla fine del sotterraneo, entrarono in una porta misteriosa e, quasi increduli, trovarono Giovanni legato a una sedia ma appena li vide urlò: “ E’ una trappola, scappate!!!”.

Dal soffitto cadde una gabbia che intrappolò Daniel, Giovanni e Robin.

A quel punto, dall’oscurità, apparve Leonardo e il rettore esclamò: “Fratello, finalmente siamo riusciti a rubare l’eredità che nostro padre, in modo scorretto nei nostri confronti, aveva ceduto a suo fratello”.

Daniel disse, scioccato: “ma quindi per tutto questo tempo hai fatto il doppiogiochista?!”.

Il rettore rispose: “SI! Vi ho fregato!”.

Nel frattempo, Camilla preoccupata per la vita di Daniel, scese nelle cantine.

Sentì le loro voci, accorse portando con se un coltello! Per aiutare il fidanzato, pugnalò il rettore alle spalle e prese in ostaggio Leonardo.

Daniel e Robin, a quel punto, riuscirono a liberarsi e slegarono Giovanni.

Camilla riuscì a riabbracciare Daniel.

Leonardo venne messo in prigione e l’eredità fu utilizzata per modernizzare il collegio e il regno.

Tornati a corte, dopo la scioccante avventura, si celebrò il tanto atteso matrimonio e… vissero per sempre felici e contenti!

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